4. Dalla riforma del territorio alla riforma dell’assistenza ospedaliera: un aggiornamento necessario

a cura di L. Pinto, S. Cazzaniga, G. Castellini, M. Assanti – IQVIA, con il coordinamento di F. De Lorenzo – F.A.V.O. per All.Can Italia

Abstract del capitolo:

L’elevato numero di persone con diagnosi di tumore in Italia, unitamente al progressivo aumento della quota di pazienti cronicizzati data una maggiore aspettativa di vita, evidenziano la necessità di garantire una presa in carico “globale” dei bisogni sanitari, socio-sanitari, assistenziali e sociali di questi pazienti, che sia caratterizzata da multidimensionalità, multiprofessionalità e appropriatezza del setting assistenziale. L’attuale evoluzione normativa del Sistema Sanitario Nazionale rappresenta terreno fertile per una risposta significativa e concreta ai bisogni dei pazienti oncologici ed oncoematologici. Gli interventi prioritari dettati dalla Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal DM77 hanno dato impulso a una trasformazione del sistema salute volta a rafforzare l’integrazione tra la rete ospedaliera e territoriale, potenziare le reti di prossimità e la telemedicina, favorire innovazione e digitalizzazione nell’ambito di ricerca e pratica clinica. Tale trasformazione pone una nuova sfida al mondo dell’Oncologia per evolversi ed integrarsi con i nuovi setting assistenziali. Pertanto, si rileva l’urgenza di integrare al valore tecnico del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 strumenti che garantiscano efficacia, operatività e concretezza nella risposta agli attuali bisogni del paziente oncologico ed oncoematologico.

In quest’ottica, la proposta di riforma del DM70/2015, che pone marcato accento sulla centralità delle Reti Oncologiche, rappresenta uno strumento con un potenziale impatto significativo in ambito oncologico.  All.Can rileva quattro principali aree di aggiornamento necessarie nell’ambito della riforma dell’assistenza ospedaliera per un miglioramento effettivo del percorso paziente oncologico ed oncoematologico. In primo luogo, l’adeguamento della rete ospedaliera all’esigenza di elasticità evidenziato dalla pandemia da Covid-19, prevedendo maggiore flessibilità nella gestione dei posti letto in terapia intensiva e semintensiva. Secondo, la ridefinizione del setting ospedaliero quale luogo di gestione delle patologie ad insorgenza acuta ed elevata compromissione funzionale. Terzo elemento cardine è la necessità di rendere disponibili strumenti normativi che conferiscano alle Reti cliniche, e in particolar modo le Reti Oncologiche, maggiore legittimità ed effettiva capacità di gestione delle risorse per una reale adozione delle stesse. A tale scopo, tra le azioni chiave si sottolineano l’urgenza di definire meccanismi di governance per una concreta applicazione delle Reti e la necessità di valorizzare e implementare il ruolo degli IRCCS nell’ambito delle Reti, coerentemente con quanto previsto dal Decreto legislativo n. 200/2022. In ultimo, si evidenzia come l’aggiornamento del DM70 debba definire le modalità di integrazione dell’Ospedale con la rete territoriale di riferimento al fine di assicurare la presa in carico del paziente oncologico ed oncoematologico nel setting più appropriato in base alla complessità assistenziale e intensità di cura richiesta, in linea con quanto previsto dal DM77.

Al fine di veicolare in maniera efficace i messaggi chiave per una necessaria riforma del DM70/2015 che possa realmente avere un impatto in ambito oncologico ed oncoematologico, All.Can ha rilevato 10 elementi cardine di cui risulta necessaria l’implementazione. Tramite una valutazione qualitativa del livello di priorità e di complessità di implementazione degli stessi, è stato possibile determinare quali azioni prioritarie siano altresì caratterizzate da una facilità di implementazione, traducendosi dunque negli elementi da implementare nel più breve periodo. In particolare, All.Can ritiene altamente prioritario intervenire in favore di un rafforzamento della governance delle Reti Oncologiche, che coinvolga Governi aziendali e Associazioni Pazienti,  per la concreta applicazione dei principi fondanti e l’effettiva operatività delle stesse. Si evidenzia inoltre il bisogno di un forte mandato politico delle Reti Oncologiche Regionali e la disponibilità di strumenti normativi e di risorse sufficienti per garantirne l’operatività. Parimenti prioritaria la formalizzazione ed implementazione del ruolo degli IRCCS quali nodi di eccellenza regionale e nazionale a promozione del progresso delle conoscenze e dell’innovazione. Altri aspetti considerati altamente prioritari ma caratterizzati da una più alta complessità implementativa sono quelli relativi al Case Management e skill mix change e al ridisegno del percorso paziente nel setting appropriato in base a necessità assistenziali ed intensità di cura.

In conclusione, il contesto normativo in evoluzione ci mette di fronte all’opportunità di agire, attraverso la riforma del DM70/2015, sulle azioni più urgenti per colmare bisogni e gap del percorso paziente oncologico.

Scarica il capitolo integrale in PDF:

Icona

15° Rapporto - Capitolo 4

Dalla riforma del territorio alla riforma dell’assistenza ospedaliera: un aggiornamento necessario