2. Implementazione delle Reti oncologiche a livello nazionale

a cura di S. Pignata, A. Bianchi – Rete Oncologica Campana; G. Amunni – Rete Oncologica Toscana; M. Aglietta, A. Commandone, M. Airoldi – Rete Oncologica Piemontese; P. Conte –Rete Oncologica Veneta; V. Adamo – Rete Oncologica Siciliana; G. Surico – Rete Oncologica Pugliese; F. De Lorenzo, L. Del Campo – F.A.V.O.

Abstract del capitolo:

Negli ultimi anni, i modelli assunti a riferimento della riorganizzazione dell’offerta sanitaria a livello regionale si sono basati sulla centralità del concetto di rete assistenziale, operante secondo percorsi diagnostico-terapeutici predefiniti a livello regionale, in grado di garantire ampia copertura territoriale, tempestività di accesso alle cure, disponibilità di setting assistenziali più specializzati. Nel documento d’intesa della conferenza Stato-Regioni n.144 del 30/10/2014, è stata sottolineata la necessità di attivare le Reti oncologiche in tutte le regioni per una miglior programmazione e per far fronte alla complessità delle patologie. A fronte di questa chiara esigenza, il IV rapporto AGENAS sulle Reti Oncologiche del 2021 ha mostrato con chiarezza una disomogeneità nazionale, con la presenza di poche reti completamente operative, nonché una disomogeneità di modelli organizzativi e gestionali. La pandemia ha reso ancora più evidenti le criticità già presenti generando vaste aree di sotto trattamento e sotto diagnosi. Infatti, numerose terapie e interventi sono stati sospesi e rimandati, così come gli screening e le attività di prevenzione. In particolare, il paziente oncologico cronico è quello che ha maggiormente risentito del ritardo nelle cure, della difficoltà a raggiungere l’ospedale per i trattamenti, così come del confronto e controllo da parte del clinico curante. Vi è oggi maggiore consapevolezza che la logica dei silos tra servizi ospedalieri e territoriali vada superata nell’ottica della completa e continua presa in carico del paziente. La moderna oncologia richiede dunque Reti funzionanti con una governance autonoma e autorevole, ben normata ed uniformemente riconosciuta da tutte le Regioni. È necessario realizzare un Piano oncologico nazionale in linea con le indicazioni europee, prevedendo la possibilità per le reti di sfruttare a pieno i finanziamenti previsti, in particolare nel settore della connessione tra ospedale e territorio, e per la digitalizzazione. Alcune Reti hanno avviato un percorso virtuoso di sviluppo, ma altre regioni sono per adesso indietro e rischiano di alimentare diseguaglianze inaccettabili nell’ambito del nostro sistema sanitario.

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14° Rapporto - Capitolo 2

Implementazione delle Reti oncologiche a livello nazionale