28. La prevenzione contro i tumori HPV-correlati: una questione sanitaria, economica e sociale
a cura delle associazioni del gruppo per l’eliminazione dei tumori correlati all’HPV (Fondazione Umberto Veronesi, Consiglio Nazionale dei Giovani, CittadinanzAttiva, Fondazione IncontraDonna, F.A.V.O., ACTO – Italia, ThinkYoung, LOTO OdV, aBRCAdabra, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) con il coordinamento di Roberto Persio – F.A.V.O.
Abstract del capitolo:
Tra i virus sessualmente trasmissibili, l’HPV è uno dei più diffusi. Le stime indicano che oltre l’80% delle persone sessualmente attive lo contraggono almeno una volta nella vita, andando incontro a potenziali lesioni pre-invasive o invasive. Sono più di 100 i tipi di Papillomavirus umani conosciuti e sono circa 12 i ceppi considerati oncogeni, che possono portare a neoplasie quali tumori della cervice uterina (di cui il Papillomavirus è responsabile nel 97% dei casi) ma anche dell’ano, della vagina, della vulva, del pene e della regione testa-collo. Secondo l’OMS, il 5%di tutti i casi di cancro nel mondo è associato all’infezione da HPV, con diversa distribuzione tra Paesi più sviluppati e Paesi meno sviluppati. Nonostante le patologie correlate all’HPV siano facilmente prevenibili, i dati sulla loro diffusione sono ancora allarmanti per poter abbassare la guardia. AIRTUM stima che nel 2020 in Italia si siano verificati 382.670 nuovi casi di tumore, fra cui 2.360 nuovi casi di tumore alla cervice nella donna, 2.100 tumori ano-genitali e 9.850 tumori delle Vie Aero Digestive Superiori, frequenti sia negli uomini che nelle donne, per i quali è nota una frazione attribuibile all’HPV.
Lo scenario si aggrava quando si posta lo sguardo verso i tassi di copertura vaccinali. In Italia, la vaccinazione contro l’HPV viene resa gratuitamente a maschi e femmine a partire dal dodicesimo anno di età, ma negli ultimi anni, complice il COVID-19, i tassi di copertura sono andati via via peggiorando. Nonostante qualche lieve incremento registrato nel 2021 rispetto al 2020, al 31 dicembre 2021 le undicenni vaccinate con ciclo completo erano solamente il 32,22%, mentre per i ragazzi il dato si ferma al 26,75% a livello nazionale. La variabilità geografica rimane molto alta con alcune regioni che si trovano ad inseguire le altre per percentuali di copertura: considerando per esempio solo la coorte femminile 2009, nel 2021, le Regioni meno virtuose sono la Provincia Autonoma di Bolzano (9,67%) e il Friuli-Venezia Giulia (5,24%), entrambe al di sotto del 10 percento. Nella parte alta della classifica troviamo invece la Provincia Autonoma di Trento (61,68%) e la Toscana (57,22%). È altresì da segnalare che nessuna Regione italiana raggiunge il 95% di copertura, stabilito dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, in nessuna delle coorti considerate. Date queste premesse, e considerando l’allarmante ritardo dell’Italia nella sfida contro l’HPV, alcune associazioni della società civile hanno unito le forze per attenzionare il problema e rivolgere ai decisori pubblici, sia nazionali che regionali, un appello a rafforzare gli sforzi per potenziare la campagna di vaccinazione e raggiungere gli obiettivi nazionali ed internazionali. Fondazione Umberto Veronesi, Consiglio Nazionale dei Giovani, Cittadinanzattiva, FAVO, ThinkYoung, Fondazione IncontraDonna, Alleanza contro il Tumore Ovarico (ACTO – Italia), Lega Italiana per lotta contro i tumori (LILT), aBRCAdabra e LOTO OdV hanno sottoscritto il Manifesto per l’eliminazione dei tumori correlati all’HPV, che celebra ormai due anni dalla sua stesura, avanzando una serie di proposte che le associazioni rivolgono alle istituzioni per sensibilizzare sul tema dell’HPV e stimolare politiche che rimettano il nostro Paese sulla strada giusta per eliminare i tumori correlati all’HPV entro il 2030.
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15° Rapporto - Capitolo 28
La prevenzione contro i tumori HPV-correlati: una questione sanitaria, economica e sociale