7. PRO-CTCAE, PROs, PROMs … dalla validazione all’azione!

a cura di M. Di Maio, E. Santoro, E. Iannelli, C. Cagnazzo, G. Micallo, P. Quarello, V. Tuninetti, R. Di Liello, F. Danelli, C. Pinto, F. De Lorenzo, F. Perrone, S. Cinieri – Gruppo di lavoro “PRO-CTCAE, PROs, PROMs… dalla validazione all’azione” di AIOM – F.A.V.O. – FICOG

Abstract del capitolo:

I pazienti oncologici che ricevono un trattamento per la loro malattia sono spesso affetti non solo dai sintomi del tumore, ma anche dalle tossicità dovute alle terapie anti-tumorali. La tossicità della terapia può avere un impatto rilevante sulla gestione medica del trattamento, sull’aderenza ad esso e naturalmente sulla qualità di vita dei pazienti. Di conseguenza, la rilevazione accurata e tempestiva dei sintomi e delle tossicità ed il loro opportuno trattamento sono fondamentali.

Nonostante tale premessa, diversi studi hanno dimostrato come, nell’ambito del monitoraggio dei sintomi e delle tossicità, vi sia una discrepanza tra quanto segnalato direttamente dai pazienti e quanto riportato dai clinici. Nello specifico, questi ultimi, efficienti nel registrare le tossicità riscontrabili tramite esami di laboratorio e/o fenomeni obiettivamente osservabili, tendono invece a sottostimare incidenza e severità dei sintomi “soggettivi”.  Si tratta del cosiddetto fenomeno dell’“underreporting”, con tassi anche superiori al 70%. Dal punto di vista clinico, il problema è che tale fenomeno non si ripercuote solo sulla fedeltà con la quale i sintomi e le tossicità sono riportati in cartella clinica, ma rappresenta una possibile causa di trattamento sub-ottimale di quelle problematiche.

Nell’ottica di migliorare sia l’efficienza della gestione dei sintomi da parte dei clinici sia la qualità della vita (QOL) dei malati, i Patient-reported outcome measures (PROMs, vale a dire gli strumenti, solitamente questionari, utilizzati dai pazienti per riportare gli esiti che – appunto – sono definiti patient-reported outcomes, PROs) sono un mezzo validato dall’evidenza che permette di acquisire informazioni essenziali per migliorare la gestione clinica e la QOL dei pazienti.

I PROs sono definiti come “qualsiasi rapporto sullo stato di salute di un paziente che provenga direttamente da quest’ultimo, senza interpretazione da parte di un medico o di chiunque altro”.

Ad aprile 2022, l’European Society for Medical Oncology (ESMO) ha pubblicato le prime linee guida sul ruolo dei patient-reported outcome measures [4], che forniscono raccomandazioni sul loro utilizzo nelle varie fasi dell’assistenza clinica ai pazienti oncologici.

Lo scopo di queste raccomandazioni è quello di promuovere l’utilizzo dei PROs / PROMs nella pratica clinica, sia per i pazienti oncologici in trattamento attivo, sia nella fase post-trattamento nei pazienti ad alto rischio di recidiva, sia durante il follow-up che nelle fasi avanzate e terminali di malattia.

A settembre 2022, AIOM, FAVO e FICOG hanno istituito un tavolo di lavoro denominato “PRO-CTCAE, PROs, PROMs … dalla validazione all’azione!” con l’obiettivo di sensibilizzare pazienti ed operatori sanitari all’argomento, cercando di intraprendere un percorso condiviso che possa portare, a breve e medio termine, ad un utilizzo quotidiano dei PROs / PROMs nella pratica clinica (quindi anche fuori dagli ambiti di ricerca clinica) e auspicabilmente anche nei centri a media e piccola complessità.

AIOM, FAVO, FICOG hanno dunque unito le forze per far sì che nel prossimo futuro la raccolta e la gestione dei dati di QoL possano trovare spazio in tutti i centri di cura oncologica italiani, applicando anche nel contesto nazionale le raccomandazioni europee in merito, per il beneficio comune di pazienti e operatori sanitari e dell’intero sistema di cura e di ricerca oncologiche.

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15° Rapporto - Capitolo 7

PRO-CTCAE, PROs, PROMs ... dalla validazione all'azione!