5. Con il cancro si può convivere a lungo e dal cancro si può anche guarire
a cura di P. Tralongo – AIOM e S.O.C di Oncologia, Ospedale Umberto I, Siracusa, L. Dal Maso – SOC di Epidemiologia Oncologica, Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) IRCCS, Aviano, G. Beretta – Ospedale Santo Spirito, Pescara, E. Iannelli e F. De Lorenzo – F.A.V.O. e AIMaC, A. Santoro
Abstract del capitolo:
Le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore in Italia sono passate da 2 milioni e mezzo nel 2006 a oltre 3,6 milioni nel 2020, pari al 5,7% della popolazione nazionale. Interessante notare che l’aumento è stato particolarmente marcato per coloro che vivono da oltre 10 o 15 anni dalla diagnosi. Nel 2020, circa 2,4 milioni, il 65% del totale e il 3,8% della popolazione, hanno avuto una diagnosi da più di 5 anni, mentre 1,4 milioni di persone, pari al 39% del totale, hanno ricevuto la diagnosi da oltre 10 anni.
Negli ultimi anni, studi rigorosi e lavoro nel campo dell’assistenza alla lungovivenza hanno contribuito ad aumentare le nostre conoscenze al punto che ora possiamo distinguere e classificare meglio le persone a cui sono state diagnosticate diverse forme di cancro che sono altamente eterogenee per natura e decorso clinico.
Sotto la definizione ampia di “survivors”, se escludiamo quei pazienti che, purtroppo, si trovano in una condizione di malattia in fase terminale, possiamo identificare 4 categorie di pazienti:
(a) pazienti con malattia in fase acuta, cioè diagnosticata da poco o in ripresa evolutiva dopo remissione (fase acuta);
(b) pazienti con malattia in fase cronica caratterizzata da remissione, a volta lunga e recidiva alternate ma con progressione complessivamente controllata dai trattamenti e spesso accompagnata da una qualità di vita accettabile, come avviene in altre malattie croniche quali alcune malattie cardiovascolari (fase cronica);
(c) coloro che sono in remissione clinica per lunghi periodi di tempo ma che contestualmente non hanno raggiunto la condizione di guarigione (fase della lungovivenza);
(d) pazienti che, trascorso un certo numero di anni di assenza da malattia, possono essere dichiarati ‘guariti’ (fase della guarigione).
Tale categorizzazione dei pazienti potrà fornire un supporto alla ricerca e alla pratica clinica, basato su solide evidenze di popolazione al fine di pianificare la sorveglianza e l’organizzazione più efficiente dei servizi sanitari rivolti ai pazienti oncologici.
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15° Rapporto - Capitolo 5
Con il cancro si può convivere a lungo e dal cancro si può anche guarire