25. Il ruolo del microbiota in oncologia

a cura di E. Mattavelli, R. Caccialanza – SC Dietetica e Nutrizione Clinica, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia
A. Lasagna, P. Pedrazzoli – SC Oncologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica, Università di Pavia

Abstract del capitolo:

Il capitolo esplora il ruolo emergente e complesso del microbiota, in particolare quello intestinale, in oncologia. La problematica principale risiede nella piena comprensione e nella capacità di sfruttare terapeuticamente le interazioni tra il microbiota del paziente, lo sviluppo del cancro e la risposta ai trattamenti antitumorali, specialmente le immunoterapie. È sempre più evidente che la composizione e la funzione del microbiota possono influenzare il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, la progressione della malattia e, crucialmente, l’efficacia e la tossicità delle terapie oncologiche, incluse le terapie target e l’immunoterapia. Tuttavia, i meccanismi precisi attraverso cui il microbiota esercita questi effetti non sono ancora del tutto chiari. La disomogeneità nella composizione del microbiota tra individui e le difficoltà nel modularlo in modo prevedibile e sicuro per ottenere benefici clinici rappresentano sfide significative. La mancanza di conoscenza approfondita limita la possibilità di utilizzare il microbiota come biomarcatore predittivo o di sviluppare interventi basati sul microbiota per migliorare i risultati delle terapie oncologiche.

La soluzione per affrontare il problema del ruolo del microbiota in oncologia si basa principalmente sulla ricerca continua e sullo sviluppo di strategie per modulare il microbiota a fini terapeutici. Questo implica:

  • Ricerca Approfondita: Continuare a investire nella ricerca per elucidare i meccanismi attraverso cui il microbiota influenza lo sviluppo del cancro e la risposta alle terapie antitumorali. Comprendere le interazioni ospite-microbiota è fondamentale per identificare potenziali target terapeutici.
  • Identificazione di Biomarcatori basati sul Microbiota: Sviluppare la capacità di utilizzare la composizione del microbiota come potenziale biomarcatore per predire la risposta alle terapie (come l’immunoterapia) o il rischio di tossicità.
  • Sviluppo di Interventi di Modulazione del Microbiota: Esplorare e sviluppare attivamente strategie per modulare il microbiota del paziente. Queste strategie possono includere:
    • Trapianto di Microbiota Fecale (FMT): Sebbene ancora sperimentale in oncologia, l’FMT ha mostrato potenziale nel migliorare la risposta all’immunoterapia in alcuni pazienti.
    • Probiotici e Prebiotici: Valutare l’uso di probiotici specifici (microrganismi benefici) e prebiotici (sostanze che nutrono il microbiota) per influenzare la composizione e la funzione del microbiota in modo favorevole.
    • Interventi Dietetici: Studiare l’impatto di specifici regimi dietetici sulla composizione del microbiota e sulla risposta alle terapie.
  • Studi Clinici: Condurre studi clinici rigorosi per valutare l’efficacia e la sicurezza degli interventi di modulazione del microbiota in combinazione con le terapie antitumorali standard.
  • Integrazione nella Pratica Clinica: Una volta validate, integrare le strategie di modulazione del microbiota basate sull’evidenza nella pratica clinica oncologica.

In sintesi, il problema del ruolo del microbiota in oncologia risiede nella sua complessità e nella necessità di tradurre le scoperte scientifiche in benefici clinici concreti. La soluzione è un percorso di ricerca intensiva e di sviluppo di interventi mirati a manipolare il microbiota in modo sicuro ed efficace per migliorare la prevenzione del cancro, ottimizzare la risposta alle terapie e ridurre la tossicità, con l’obiettivo finale di migliorare gli esiti per i pazienti oncologici.

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17° Rapporto - Capitolo 25

Il ruolo del microbiota in oncologia