16. Quante persone vivono nel 2025 dopo una diagnosi di tumore? E quante saranno nel 2030?
a cura di L. Dal Maso – Epidemiologia Oncologica, Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO), IRCCS, Aviano
S. Guzzinati – Servizio Epidemiologico Regionale, Azienda Zero, Padova per AIRTUM WG (Tutti i collaboratori del progetto sono citati in Guzzinati et al. 2024)
Abstract del capitolo:
Il capitolo esamina l’incremento continuo del numero di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore in Italia (prevalenza). Questo fenomeno, positivo in termini di miglioramento della sopravvivenza e della guarigione grazie ai progressi diagnostici e terapeutici, rappresenta al contempo una sfida significativa per la salute pubblica e per l’organizzazione del sistema sanitario. Il problema principale è la necessità di adattare i servizi sanitari e socio-assistenziali per rispondere ai bisogni complessi e mutevoli di questa popolazione in crescita. Le persone che vivono dopo il cancro, sia guarite che con malattia cronica, possono presentare effetti collaterali a lungo termine dei trattamenti, necessità di follow-up personalizzati, bisogni riabilitativi (fisici e psicologici), e difficoltà di reintegrazione sociale ed economica. L’attuale sistema non è sempre adeguatamente strutturato per gestire questa crescente “cronicizzazione” della malattia oncologica e le sue conseguenze a lungo termine, con il rischio di non garantire la migliore qualità di vita possibile per i sopravvissuti e di generare iniquità nell’accesso a servizi di supporto.
La soluzione al problema dell’adeguamento del sistema sanitario ai bisogni della crescente popolazione di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore parte dalla comprensione approfondita della dimensione e delle caratteristiche di questa popolazione, come fornito dai dati di prevalenza presentati nel capitolo, e si articola nella necessità di una riorganizzazione e pianificazione strategica:
- Monitoraggio e Stime di Prevalenza: Continuare a monitorare e stimare la prevalenza dei tumori (come fatto dal capitolo) è fondamentale per avere un quadro aggiornato e preciso della dimensione del problema e delle sue proiezioni future.
- Pianificazione dei Servizi Sanitari: Utilizzare i dati epidemiologici (come la prevalenza) per pianificare in modo più efficace i servizi sanitari necessari, considerando la specificità dei bisogni dei sopravvissuti al cancro (follow-up, riabilitazione, gestione delle tossicità tardive).
- Allocazione Mirata delle Risorse: Allocare risorse adeguate per sviluppare e potenziare i servizi dedicati ai bisogni dei pazienti oncologici durante e dopo i trattamenti, inclusa la riabilitazione e il supporto psicosociale.
- Sviluppo di Strategie di Prevenzione e Riabilitazione: Implementare strategie mirate di prevenzione delle recidive e di gestione degli effetti a lungo termine, nonché programmi di riabilitazione personalizzati.
- Focus sugli Effetti Tardivi: Spostare l’attenzione, per i pazienti guariti, dalla mera medicalizzazione alla gestione proattiva e personalizzata degli effetti tardivi dei trattamenti.
- Riduzione delle Discriminazioni: Agire per ridurre le discriminazioni economiche e sociali che possono ostacolare una piena riabilitazione e reintegrazione dei pazienti guariti.
In sintesi, l’aumento del numero di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore richiede un cambiamento di prospettiva e una riorganizzazione del sistema sanitario che, partendo da una conoscenza precisa della dimensione del fenomeno, investa nella pianificazione di servizi dedicati, nella riabilitazione e nel supporto a lungo termine, per garantire la migliore qualità di vita possibile a questa popolazione e promuovere la loro piena reintegrazione nella società.
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17° Rapporto - Capitolo 16
Quante persone vivono nel 2025 dopo una diagnosi di tumore? E quante saranno nel 2030?